La parola Marrakech viene dall’unione dei due termini amur e kush. E il significato è Terra di Dio. Non serve altro per spiegare la bellezza di questa grande città che, e non è un modo di dire, lascia a chi la scopre i desiderio di tornare. Per tuffarsi di nuovo nel labirinto delle sue strade, nella folle magia della sua piazza e nella magica atmosfera della medina, la parte antica. Per cominciare a capire cosa vedere a Marrakech partiamo da qualche informazione pratica: la terza città più grande del Marocco – dopo Casablanca e Fes –  si trova ai piedi delle montagne dell’Atlante e abbastanza vicino al deserto del Sahara.

La città, poi, è divisa in due: la zona moderna conosciuta come Ville Nouvelle o Gueliz e la parte storica della città, la Medina. E viste le differenze sembra di trovarsi di fronte a due città completamente lontane e separate. La Medina è un labirinto in apparenza inestricabile di vicoli e strette strade con piccoli negozi e banchi, un reticolo pieno di rumori di vita e odori. Nella parte nuova della città, invece, si trovano ristoranti moderni, negozi di marca e catene di fast food come quelli che imperversano in altre parti del mondo. Ma questa non è una città come le altre.

Cosa vedere a Marrakech

Cosa vedere a Marrakech: la città rossa

Questa premessa per dire che riassumere in poche righe le cose da vedere a Marrakech non è facile. Perché la “città rossa” ha molti volti e molti segreti. È un luogo che riempie tutti i sensi con colori, suoni, sapori speziati, palazzi splendidi a fianco di baracche sordide e dove, a volte, tanta ricchezza di stimoli può diventare quasi faticosa ed eccessiva.

Nel souk, il mercato ti troverai circondato di gente e mercanti, oggetti e profumi da ogni lato mentre la grande piazza Djemaa El Fna è difficile persino da raccontare con il suo catalogo infinito di bancarelle che arrivano con il buio mentre durante il giorno è il regno di incantatori di serpenti e turisti affascinati e smarriti. Da qui si parte per l’esperienza di shopping forse più estrema della vostra vita dove imparerete l’arte complessa della trattativa. Ma non c’è solo questo ed ecco perché alla domanda “Cosa vedere a Marrakech?” la risposta può essere solo: “Marrakech in tutte le sue forme”.

Cosa vedere a Marrakech

La magica piazza Djemaa el-Fna

La piazza centrale e lo spazio dedicato al cibo da strada nel cuore della città si chiama Djemaa el-Fna. E una volta che l’avrete vista non la dimenticherete mai più.

Nei secoli passati era il sito delle esecuzioni pubbliche (ed ecco perché secondo alcuni il nome significa “assemblea dei morti) ma oggi è un luogo che ferve 24 ore su 24, sette giorni su sette. Questa enorme piazza è un calderone di attività con colori, profumi, suoni e scene sempre mutevoli. Durante il giorno la grande piazza è frequentata da incantatori di serpenti, addestratori di scimmie, improbabili guaritori venditori d’acqua, dentisti di strada e venditori di bancarelle di ogni genere.

Ma è quando cala il sole che la piazza inizia per davvero a esplodere di vita. Da ogni angolo arrivano carretti spinti a mano che si trasformano in bancarelle che offrono cibo di ogni genere. E a quel punto la domanda diventa: cosa assaggiare?. Il cielo si riempie di fumi e vapori, il rumore dei generatori si mescola al fracasso delle voci e intorno si affannano turisti e gente del posto, donne che offrono disegni con l’hennè, musicisti. Insomma, tanta vita ed ecco perché ci sono anche borseggiatori, artisti della truffa e mendicanti.

Cosa vedere a Marrakech

Una piazza patrimonio di tutti

Ma poco conta in una piazza che per l’Unesco è un tesoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Voi andate in giro, assaggiate spiedini alla griglia e spremuta, uova e, se lo volete, teste di capra bollite mentre la notte prosegue e la piazza diventa un immagine quasi surreale. Simbolo di una città e di un paese unici.

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La Koutoubia:  un peccato  vederla solo da fuori

Quando sarete nella piazza Djemaa el-Fna non potrete non notare la vicina moschea chiamata Koutoubia la più importante della città e anche per questo voce fondamentale di ogni guida della città. Ma non solo: è veramente bellissima ed è uno dei migliori esempi della architettura almohade, splendida per le sue proporzioni. Il nome pare significhi che è la moschea dei Librai perché un tempo qui si commerciava in libri ed era il luogo degli scrivani pubblici.

Cosa vedere a Marrakech

Tutto bello ma c’è un problema: i non musulmani non possono entrare a visitarne l’interno. E questo è davvero un peccato. D’altra parte a Marrakech non si trovano le meraviglie arabe che occhieggiano ovunque come a Siviglia o Cordoba, oppure le perle di Istanbul e Il Cairo dove potersi riempire gli occhi.

Quel minareto di 70 metri

O meglio: ci sono. Ma quasi sempre le si può solo vedere dall’esterno, magari passando per i giardini come, appunto è il caso della Koutoubia di cui, anche senza averla vista, sappiamo che la struttura, iniziata nel 1150, ha 16 navate parallele e una navata centrale più grande con 112 colonne. La moschea poi è molto riconoscibile grazie al suo minareto, il più vecchio dei soli tre minareti almohade ancora esistenti al mondo, alto quasi 70 metri che si staglia sopra gli edifici della città.

La forma del minareto è quella che si ritrova in strutture successive come la Torre di Hassan e La Giralda in Spagna. Il minareto presenta decorazioni in piastrelle con motivi decorativi colorati di viola, blu e bianchi e pareti in pietra rosa.

 Marrakech e la sua Medina

Il centro storico di Marrakesh è chiamato Medina. E questa è la zona in cui probabilmente vale la pena di trascorrere la maggior parte del tempo anche perché la gran parte dei monumenti più importanti della città si trovano in questa area. Che è un patrimonio mondiale dell’UNESCO.

La Medina è la vecchia città fortificata di Marrakesh e le mura del XII secolo sono sopravvissute. Sono mura color rosa che corrono per 19 km e hanno cancelli e torri decorate. Gli amanti dello shopping apprezzeranno i mercati della Città Vecchia, ciascuno incentrato su un particolare prodotto. E allora sarà un trionfo di pantofole, tappeti, articoli di metallo e lampade. A nord di Jemaa El Fna, a partire da rou Laksour si spalanca il souk vero e proprio. E questo è il luogo dove il commercio ha raggiunto livelli sconosciuti altrove. Nel cuore della città vecchia poi si trovano i palazzi più antichi e i  riad, ovvero le abitazioni con il classico cortile interno.

Alcuni sono ora alberghi di grande fascino dove soggiornare in pace, anche se a due passi dalla vita della Medina.

 

A sud della piazza si trova poi una della altre zone che non si possono trascurare se si vuole scoprire cosa vedere a Marrakech: qui si concentrano alcuni importanti palazzi spesso però circondati da aree forse un po’ decadute e assediate dal traffico.

Cosa vedere a Marrakech

Musei e palazzi

Il primo è il museo Dar Si Said che si trova in una casa del ciambellano del sultano e che ospita il Museo di arte e artigianato marocchino. La casa mette in mostra i prodotti tradizionali ma è un’attrazione in sé essendo un palazzo opulento e una delle camere ricrea il tradizionale salone di ricevimento nuziale con mobili in legno di cedro e una piccola camera da letto in modo che i visitatori possano avere un senso della vita a Marrakech nel tardo 19° secolo.

Tra gli oggetti esposti un baule appartenuto a un ciambellano del califfato omayyade che risale al 1002, porte in legno splendidamente scolpite, tappeti, oggetti in rame e gioielli tradizionali berberi

La nostra guida su cosa vedere a Marrakech prosegue poi con il palazzo e i giardini di Bahia, dei più grandi palazzi del suo tempo costruito, nella prima parte tra il 1859 e il 1873. Il palazzo ha un harem con un grande cortile con un bacino centrale, le stanze decorate e padiglioni con giardini in successione.

Una delle parti più grandi della nuova sezione del palazzo è il cortile di marmo che misura 30 metri per 50 metri diviso in quadranti da percorsi in marmo bianco con piastrelle colorate e terraglie smaltate. I giardini sono enormi e curatissimi e il palazzo è talvolta ancora usato dalla famiglia reale.

Le tombe dei signori del Marocco

Infine proseguendo il tour della città si arriva alle tombe della dinastia Saadi che regnò dal 1554 al 1659 sul Marocco. Le tombe ospitano i resti di sessanta membri della dinastia e le ultime sepolture sono del 1792 mentre la struttura fu riaperta solo nel 1917.

Da allora il complesso tombale è stato restaurato e le tombe sono sono famose per la loro decorazione e per i dettagli intricati. Ci sono iscrizioni arabe elegantemente scolpite, piastrelle colorate e altri elementi decorativi che si ripetono nei due mausolei e nella tomba di El Mansour che si trova in una stanza a cupola. Il cielo sopra Marrakech è sempre sorprendente. Anche quando è costruito dall’uomo.