Non è la più antica del mondo (Bologna, si sa, la batte) ma è forse la più famosa. Sicuramente quella che per molti è il simbolo stesso dell’università. E della cultura inglese, tanto che alcune ricerche dicono che Oxford è la seconda città inglese più famosa. Dopo Londra, ovviamene. Pur avendo solo 135mila abitanti, Oxford attira un numero enorme di turisti attirati dal fatto che il sapere britannico ha qui uno dei suoi templi. E che scoprono però che oltre all’università ci sono da vedere ad Oxford parecchie altre cose.

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Cosa vedere ad Oxford: una storia che parte da lontano

Ma partiamo, come tutti, dalle istituzioni accademiche. Che sono le più antiche di lingua inglese. E che hanno una curiosa storia. La città venne fondata dai Sassoni nell’ottavo secolo e divenne una città di frontiera tra diversi regni. Tanto che Alfredo il Grande decise di fortificarla per proteggerla dagli attacchi. La svolta avvenne nel 1167 quando gli studenti inglesi furono espulsi dall’Università Sorbona di Parigi. E tornarono in Inghilterra fondando quella che sarebbe poi diventata l’attuale università. Qualcuno dice che in realtà anche prima era attiva una scuola: quello che però è certo che gli studenti e gli abitanti non andavano d’accordo.

Ci furono infatti veri e propri scontri – i più famosi nel 1209, nel 1330 e nel 1355 –  quando 63 studenti e 30 cittadini rimasero uccisi nella rivolta del giorno di Santa Scolastica. Re Edoardo III si vide costretto a spedire le truppe per sedare la sommossa e prese le parti degli studenti. Il risultato è che impose una multa di un centesimo per studente ucciso da pagare, da parte della città, ad ogni anniversario della rivolta. Sembra leggenda ma questa prassi è proseguita sino al 1825.

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Prima però di passare alla guida delle cose da vedere ad Oxford qualche altro dettaglio sulla sua università che venne divisa in collegi indipendenti nel 13° secolo. I primi tre furono l’University College (1249), Balliol (1263) e Merton (1264) e almeno tre nuovi college furono creati nei successivi tre secoli. Ma il primo che accettò le donne non arrivò che nel 1878 anche se prima di vedere donne laureate occorse attendere ancora.

Le strade da vedere ad Oxford: tra chiese e vecchi palazzi

Ora tutto sembra ruotare intorno alle aule e ai luoghi del sapere ma il centro della cittadina, anche se certo non è enorme, merita di essere visitato. Le quattro strade principali della città si incontrano all’incrocio noto come Carfax, un buon punto di partenza per una passeggiata.

La torre del Carfax, del XIV secolo, che apparteneva alla chiesa di San Martino (ora distrutta), offre splendidi panorami. Vale anche la pena visitare il municipio e la chiesa del 1300 di S. Aldate mentre la vicina Modern Art Oxford, una galleria specializzata in arte moderna e contemporanea, offre regolarmente conferenze ed eventi. Da non perdere poi passeggiando per scoprire cosa vedere ad Oxford la  High Street fiancheggiata da palazzi storici (tra cui molti occupati del tutto o in parte dai vari college) che è stata descritta dallo scrittore americano Nathaniel Hawthorne come “la strada più bella d’Inghilterra“. Poi dedicatevi ad una visita alla Chiesa dell’università, Santa Maria Vergine, con la sua torre che offre eccellenti vedute della città.

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I 39 college dell’attuale università

Ma la principale ragione per la visita ad Oxford è la sua unica università che comprende oggi 39 college. Già,  perché il loro numero è molto cresciuto dal 1200. E l’ultimo è stato inaugurato solo nel 1957. I college più illustri sono il Christ Church, Corpus Christi, Pembroke, Merton, Magdalen, Queen’s, St Edmund Hall, Brasenose, All Souls, Jesus, Trinity, Balliol e New College.

Il Christ Church College è uno dei più grandi e fu fondato nel 1525 dal cardinale Wolsey. Da notare la Tom Tower, del 1682, che ospita un’enorme campana di sette tonnellate nota come Great Tom, che suona 101 volte ogni sera alle 21:05 (un rintocco per ogni membro del college originale). Il quadrilatero principale, con la sua affascinante fontana, è conosciuto come Tom Quad ed è il cortile più grande di Oxford. La torre inferiore, con la sua bella scala e volta a ventaglio, conduce alla sala, un’elegante sala da pranzo con un magnifico soffitto in legno completato nel 1529. Ritratti di Enrico VIII e illustri membri del college – tra cui William Penn, fondatore della Pennsylvania – adornano le pareti.

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Facile vedere ad Oxford i cervi a due passi dai monumenti

Il Magdalen College fu fondato dal futuro cancelliere dell’Inghilterra William Waynflete invece nel 1458 in un sito che allora era fuori dalle mura della città. Era la sede del primo dipartimento scientifico di Oxford e si colloca ancora tra i college più prestigiosi dell’università. Per i visitatori, la maggior parte dei tour inizia alla Magdalen Tower, un grande campanile gotico, per poi passare in rassegna le antiche sale ma anche le zone esterne tra cui un parco dove vivono dei cervi. Di fronte all’ingresso del college si trova l’Oxford University Botanic Garden, fondato nel 1621 e uno dei più antichi dell’Inghilterra. Piante da tutto il mondo possono essere trovate qui, incluso il Magdalen Rose Garden, un dono della Albert and Mary Lasker Foundation di New York per commemorare lo sviluppo della penicillina in cui Oxford ha giocato un ruolo considerevole.

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Un altro dei più celebri college dell’Università di Oxford è il Trinity,  fondato nel 1555. Nel corso degli anni ha formato tre primi ministri britannici ma è ancora considerato un piccolo college con circa 400  studenti. La struttura è caratterizzata da quattro cortili e  sulla cima della West Tower si trovano  quattro statue femminili che rappresentano l’astronomia, la geometria, la medicina e la teologia. La cappella del Trinity fu la prima cappella universitaria progettata in stile barocco e la scuola ospita uno dei più grandi cori dell’università. Una curiosità: dal 1979 ammette anche le donne.

Andare a vedere ad Oxford le aule dei premi Nobel

Ma non ci sono solo aule da vedere ad Oxford. La città è orgogliosa di ospitare il museo più antico del paese, l’Ashmolean Museum, fondato nel 1683. Vanta una delle più grandi collezioni di arte e antichità in Gran Bretagna dopo il British Museum e il Victoria & Albert Museum. A partire dalla sua fantastica facciata neoclassica, le esposizioni spaziano dalle antichità europee e mediorientali, dal Paleolitico all’età vittoriana, dalle arti islamiche ai dipinti occidentali, dalle sculture  agli strumenti musicali (incluse opere di Michelangelo e Raffaello e uno Stradivari come quelli conservati a Cremona).

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Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford è ospitato in un edificio neogotico e presenta la più grande esposizione di dinosauri fuori Londra mentre il Pitt Rivers Museum raccoglie oggetti archeologici ed etnografici provenienti da tutto il mondo, maschere No giapponesi, costumi  antichi delle della Polinesia,  parka in pelliccia di Inuit e altre curiosità.

Tra le cose da vedere ad Oxford dove nasce il famoso dizionario

Per chi poi è interessato a saperne di più sul famoso dizionario inglese di Oxford e sui libri di testo più diffusi per imparare l’inglese  c’è poi il Museo della Oxford University Press (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 17:00; gratuito)

Che Oxford sia una istituzione accademica importantissima è superfluo dirlo: ma pochi ricordano i grandi nomi che si sono formati qui. Per citarne alcuni basta nominare Adam Smith, Percy Bysshe Shelley, Lewis Carroll, Oscar Wilde, JRR Tolkien, Indira Gandhi, Margaret Thatcher, Bill Clinton, Aung San Suu Kyi, Rupert Murdoch. Nel complesso, Oxford ha prodotto decine di premi Nobel, oltre venti primi ministri britannici e altrettanti presidenti o primi ministri non britannici. Oltre che cardinali e arcivescovi.

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Le cose da vedere a Oxford. E i posti dove bere

Per sentirsi vicini a loro -almeno idealmente –  non resta che bere una birra dove si sono seduti e hanno conversato. Di proprietà del St John’s College, The Eagle and Child ha profondi legami con la storia di Oxford.  Questo piccolo pub è stato anche l’alloggio del cancelliere delle finanze durante la prima Rivoluzione inglese oltre ad aver visto  passare una bella fetta di storia locale.  Il pub più conosciuto, tuttavia, come il luogo di incontro degli Inklings, un gruppo letterario che comprende  Tolkien e C. S. Lewis, che si incontravano regolarmente nella sala sul retro, è l’ Eagle and Child. Oggi, il pub conserva il suo fascino caratteristico ed è il luogo perfetto per rilassarsi con una pinta e un hamburger. Guardatevi intorno: magari un futuro Nobel sta bevendo vicino a voi.