E’ come entrare in un libro di storia a dare una occhiata dal vivo alla vita dei re. O, se preferite, come piombare in una favola. E stupirsi di non essere vestiti con abiti di seta e candide parrucche. Un viaggio tra i castelli della Loira è tutto questo e molto altro. Si perché questa regione, ovviamente inserita tra i patrimoni dell’Umanità, offre la possibilità di ammirare palazzi incredibili ma anche di passeggiare tra giardini unici. Godere di una campagna splendida ma anche compiacere il palato con grandi piatti e grandi vini serviti in locali di charme e piccole locande. Insomma fare una esperienza unica. Degna, s’intende, di un sovrano.
I castelli nel Giardino di Francia
Conosciuto come il “Giardino di Francia“, l’intera area della valle è stata al centro della storia del paese fin dal Medioevo e in seguito dalla Guerra dei Cent’Anni, ma è diventata quella che conosciamo oggi a partire dal Rinascimento. Prima erano castelli con funzioni difensive: dopo divennero gioielli.
Durante il XV e il XVI secolo, i re di Francia iniziarono infatti ad inseguire un sempre più sfacciato sogno di lusso e opulenza e si fecero costruire dei palazzi di campagna stravaganti tra i boschi e le rive della Loira. Come sempre accade poi si scatenò la voglia di emulare e primeggiare: i castelli della Loira diventarono dei miti e dei modelli e anche i nobili vollero avere il proprio maniero nella zona.
Il bello – e assurdo – è che buona parte di questi palazzi furono pensati solo come luogo di divertimento e svago. Giusto uno spazio di fuga da Parigi. Poi arrivò la Rivoluzione e molti di questi manieri furono saccheggiati o addirittura distrutti. Ma molta bellezza è rimasta. E vale la pena di partire per andarla a scoprire.
I castelli della Loira: il celebre Chambord
Nel cuore della valle della Loira, il castello di Chambord è il monumento rinascimentale più emblematico della Francia. E ancora oggi lascia senza parole per la sua bellezza e le sue dimensioni: basta ricordare le quasi 450 stanze, le 80 scale e le centinaia di camini per capirlo. Ma non solo numeri: la sua bellezza, unica anche tra i castelli della Loira, la si deve al contributo del genio di Leonardo da Vinci.
Il palazzo fu creata all’inizio del XVI secolo per il re Francesco I, che non badò a spese. L’edificio fu costruito con proporzioni immense – misura 117 metri per 156 metri – con una ricca facciata e torri, imponenti soffitti a volta e una gigantesca scalinata a doppia elica all’ingresso: tutto questo è pensato per rendere omaggio alla grandezza del re e infatti Luigi XIV, il Re Sole si recava spesso qui e organizzava feste sfarzose, battute di caccia e intrattenimenti di altissimo livello. Un esempio: persino Moliere era di casa e qui compose alcune sue opere mentre mise in scena la celebre Il borghese gentiluomo proprio mentre era ospite di Luigi XIV.
Quel muro lungo 32 km tra i giardini
L’enorme distesa di campi e giardini di Chambord è circondata da un muro di lungo 32 chilometri (ed è il più lungo in Francia), con sei porte che consentono l’accesso ai terreni. Dei 5 500 ettari di terreno della proprietà, i quattro quinti sono foreste incontaminate.
I visitatori, però, sono ancora più colpiti dai giardini curatissimi con motivi geometrici e aiuole multicolori. Oggi Chambord è una destinazione da non perdere nella valle della Loira, a circa due ore di auto dalle brasserie di Parigi. I turisti possono prendere un treno che in 80 minuti li condurrà dalla stazione di Austerlitz di Parigi fino alla stazione di Blois Chambord, che si trova a 25 minuti di navetta o di taxi dal castello.
La mano delle donne nei castelli della Loira
Il viaggio tra i castelli della Loira porta quindi al castello di Chenonceau che si caratterizza per un elegante tocco di fascino femminile. Ed è normale che sia così visto che tutto qui ha risentito delle donne che lo hanno abitato. Thomas Bohier acquisì il castello di Chenonceau nel 1512 e sua moglie, Catherine Briçonnet, ristrutturò il castello medievale ricostruendolo in stile rinascimentale con un ampio ingresso centrale e una scala all’italiana. Dopo essere stato acquisito dalla Corona nel 1535, il castello divenne proprietà del re Enrico II, che nel 1547 lo offrì in dono alla propria amante, Diana di Poitiers.
Caterina de’ Medici, vedova di Enrico, la rese in seguito la propria dimora preferita nel 1533, contribuendo alla sua forma unica: in pratica è una lunga struttura ad arco protesa sul fiume Cher, dando l’impressione che il castello galleggi sull’acqua. A rendere ancora più unica l’atmosfera contribuiscono poi i tesori conservati con quadri di grandi maestri italiani e francesi e una collezione di arazzi delle Fiandre degni di un museo come il Louvre.
Se la bellezza, in questo come in altri castelli della Loira, sta all’interno anche l’esterno è impressionante con vasche, giuardini e distese di fiori che portano sino ad oggi, con i petali e le foglie, l’immagine di quello che immaginarono Caterina de Medici e di Diana di Poitiers. Da non perdere i roseti che si riflettono sull’acqua sottostante e il labirinto simbolo del giardino all’italiana, all’epoca di gran moda. Nel fine settimana d’estate il parco è visitabile anche la sera tra luci di lanterne e musiche rinascimentali.
A pranzo nella Orangerie
Se questo poi è uno dei più celebri e amati tra i castelli della Loira lo si deve anche alla presenza di un ristorante di altissimo livello, L’Orangerie, adatto a chi cerca una esperienza gourmet. Più abbordabile invece la sala da tè con il patio all’aperto e il ristorante self service senza dimenticare che ci son intorno aree da picnic all’ombra degli alberi. Il castello di Chenonceau è raggiungibile, in circa un’ora, con il treno TGV dalla stazione di Parigi Montparnasse alla stazione di Tours. In macchina, ci vogliono due ore per raggiungere Chenonceau da Parigi.
Cheverny, la sorpresa nella foresta
Il nostro vagare nella zona, cercando di scoprire i più bei castelli della Loira ci porta nel cuore di una grande tenuta vicino ad una vasta foresta. Qui si trova il castello di Cheverny, un edificio splendido, uno dei primi ad essere aperti ai visitatori all’inizio del ‘900 e che merita la visita anche per lo sfarzo degli interni e per la presenza di una ricchissima collezione di mobili antichi. Ma non solo: durante la guerra qui sono stati nascosti alcuni dei capolavori del Louvre tra cui la Gioconda.
Lo stile del palazzo mantiene quello voluto dai costruttori, il tesoriere di Luigi XI, ovvero il conte di Cheverny, Henri Hurault, e ancora oggi le grandi sale e gli appartamenti mantengono l’aspetto e l’atmosfera antica con pezzi originali come un arazzo Gobelin del XVII secolo e un baule Luigi XIV, un oggetto che da solo fa percepire come potesse essere la vita dei nobili. L’ingresso è caratterizzato da una scala che deve molto allo stile italiano mentre le stanze principali sono impreziosite da preziosa boiserie. Bellissimo e speciale è il parco in stile inglese, una distesa rasserenante di prati verdi curati ombreggiati da gigantesche sequoie e alberi di cedro. Durante la visita si può noleggiare un’auto elettrica o anche navigare sul lago sempre a bordo di un mezzo ecologico.
Per un pranzo o una pausa anche qui si trova un caffè ospitato nella vecchia aranciaia del XVIII con una bella terrazza estiva e ampi spazi per un picnic con di fronte il castello. Per arrivare sino a qui servono circa due ore da Parigi: l’opzione migliore in treno è dalla stazione di Austerlitz di Parigi fino alla stazione di Blois-Chambord e poi con una corsa in taxi di 16 km fino al castello.
Azay-le-Rideau che spunta dalle acque
I castelli della Loira sono tanti ed è difficile scegliere quali non perdere: diciamo che Azay-le-Rideau è certamente tra questi visto che rappresenta uno splendido esempio di castello rinascimentale, il classico palazzo delle favole, circondato da fossati e giardini incantevoli. Il castello di Azay-le-Rideau è stato costruito nel 16 ° secolo da Gilles Berthelot, tesoriere generale del re ma poi vicissitudini storiche e difficoltà tecniche nella costruzione ne ritardarono per lungo tempo i lavori che finirono solo alla fine del 1700.
Il risultato è un palazzo abbastanza piccolo, per gli standard locali, che essendo sorto su una isola in mezzo al fiume Indre, sembra spuntare magicamente dalle acque. Persino il grande Balzac ne cantò le lodi dicendo che si trattava di una pietra preziosa incastonata nella corrente. La forma esterna è fortemente influenzata dallo stile italiano: è divisa in due corpi mentre all’interno si nota la scala d’onore che porta ai piani superiori. Al piano terra si trovano la cucina e la sala da pranzo con un camino riccamente decorato e numerosi arazzi mentre sopra spiccano saloni e appartamenti di gran lusso decorati con sontuosi mobili e quadri rinascimentali.
Un selfie davanti al castello
In un secondo tempo vennero costruiti altri edifici oltre il fiume e la zona tutta intorno divenne un giardino in stile inglese con macchie di piante anche esotiche. Non perdetevi l’occasione di una passeggiate intorno per vedere il castello riflesso nelle acque dell’Indre.
A dieci chilometri da Azay-le-Rideau si trova un altro castello spettacolare: Chateau de Langeais, che sorse a poca distanza da una fortezza difensiva tra le più antiche di Francia. Tra il 1465 e il 1469 Luigi XI fece sorgere il castello in stile rinascimentale con un aspetto rimasto invariato per secoli. All’interno si trovano ancora sale che profumano d’antico con mobili d’epoca e un ponte levatoio funzionante. Oltre che per la sua bellezza questo castello ha un ruolo nella storia visto che qui si svolsero le nozze di re Carlo VIII con Anna di Bretagna nel 1491. All’esterno si sviluppa un bel parco con macchie di sequoie e cedri e ampi spazi che si affacciano sulla vicina Loira.
La guida dei castelli: Château de Valençay
Il castello di Valençay, antica dimora dei principi di Talleyrand, è un opera di straordinaria bellezza, cantata anche dai poeti, e unisce nelle proprie forme stile diversi, dalle colonne che spaziano dal dorico al corinzio, allo stile della facciata che unisce evidenti riferimenti al Rinascimento italiano mentre l’ala laterale a due piani è in stile barocco.
I saloni sono arredati con un ricco mobilio in stile Impero e la planimetria rivela una prospettiva di sale e saloni con centinaia di stanze e oltre venti appartamenti di lusso. A collegare le varie ali una galleria di ottanta metri mentre imperdibile è la galleria dei ritratti di famiglia che contiene i volti di tutti gli antenati di Talleyrand.
Affascinante è anche la parte esterna che ha subito una revisione all’inizio del XX secolo con grandi aiuole fiorite, vasche, statue e moltissime piante. Ci sono nel verde sentieri che permettono di camminare per circa 4 km ma per i più pigri ci sono anche macchine elettriche per un viaggetto tra gli alberi.
Il festival dei giardini nella Valle della Loira
Concludiamo il viaggio tra i castelli della Loira con Chaumont-sur-Loire, un palazzo che fa sentire che le favole sono realtà. Il primo insediamento risale all’anno Mille e poi subì molti rimaneggiamenti fino al 1465 quando arrivò re Luigi XI a cui subentrò circa un secolo dopo Caterina de’ Medici che qui, tra le altre cose, ospitò il famoso Nostradamus.
L’accesso al palazzo avviene attraverso un ponte protetto da due massicci torrioni e l’interno permette di vedere le tante stanze nobiliari ancora arredate con mobili d’epoca e una splendida collezione di arazzi. Da vedere la ricca biblioteca e la sala del Consiglio prima di salire alla terrazza da cui si gode un completo panorama sulla valle della Loira.
Non è finita però: all’esterno si spalancano dei giardini enormi e bellissimi che hanno avuto dei riconoscimenti a livello internazionale tanto che non a caso qui dal 1992 si svolge un “Festival des Jardins” che rappresenta il top per l’arte verde: e qui si ritrovano infatti designer, architetti paesaggisti, giardinieri e appassionati di giardinaggio.
Tra le sue distese di prati e fiori sedetevi a guardarvi intorno. La valle della Loira qui mostra il suo lato migliore. E voi vi sentirete per un istante il re di Francia.
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