E’ possibile combinare i palazzi in mattoni rossi del 1600 con l’acciaio e il plexiglass? Si possono mettere insieme anticonformismo e culto dei tulipani? E’ pensabile un luogo dove i disegni dei bambini di un asilo stanno appesi a fianco di una vetrina con una inequivocabile luce rossa? Si, si può. E c’è probabilmente un solo posto al mondo dove questo accade: Amsterdam. Questo perché la capitale dell’Olanda combina l’impareggiabile bellezza del centro storico nato nell’Età d’Oro del XVII secolo con le costruzioni moderne. Una nordica passione per le tradizioni con un’atmosfera straordinariamente rilassata, arte classica e passione pop, concretezza e velocità. E il risultato è uno dei luoghi più attraenti e anticonvenzionali del mondo. Ecco perché la domanda su quali sono le cose da vedere ad Amsterdam trova non una sola ma una moltitudine di risposte. Perché tutto dipende da quello che cerchi.
Le cose da vedere ad Amsterdam: ventaglio di canali
Costruita su un reticolo di corsi d’acqua concentrici come un arcobaleno acquatico, Amsterdam è conosciuta come la Città dei Canali. Ma è molto diversa da Venezia che ancora vive il ricordo del tempo dei Dogi e del Leone con la spada. No, Amsterdam non si limita a compiacersi dell’ieri ma al contrario fa di tutto per condensare nelle stesse strade vecchio e nuovo, tranquilli cortili dove il tempo sembra trattenere il respiro accanto alle moderne vie dello shopping come Kalverstraat. Donne svestite e maliarde dietro finestre illuminate di rosso a due passi dalla chiesa più antica e venerata.
Infatti, Amsterdam ha tante sfaccettature quante, e forse di più, di uno dei diamanti tagliati dai magici artigiani che da sempre danno ricchezza a questa città che certamente è una metropoli ma che resta tuttavia piuttosto piccola e molto accessibile. Non a caso la gente del posto tende a riferirsi ad essa come a un grande villaggio. Anche se poi basta guardarsi intorno per ricordare che qui convive una popolazione composta da 175 nazionalità diverse.
E le cose da vedere ad Amsterdam, grazie a questo intricato mix di influenze, sono così tante da rendere la città un crocevia ormai globale di idee. Un centro pulsante di arte, musica e cultura.
Amsterdam: pedalare è meglio
Pur essendo una capitale Amsterdam è una città comoda da scoprire: la zona centrale è abbastanza compatta e facile da girare a piedi. L’ufficio di trasporto pubblico GVB vicino alla Stazione Centrale potrà fornire mappe e informazioni sui mezzi pubblici che sfruttano un unico biglietto che permette, in base alle zone, di usare autobus, metropolitana e tram.
Dopo mezzanotte ci sono autobus notturni che collegano la Stazione Centrale con la maggior parte delle zone della città mentre i taxi sono tra i più cari in Europa. Ricordare poi che non è consigliabile noleggiare un’auto o guidare la propria a Amsterdam. Molto meglio noleggiare una delle imponenti biciclette locali e fare come la gente del posto. Ovvero pedalare.
Tra l’altro pedalando si possono vedere molte cose belle visto che la città è ricchissima di palazzi costruiti nel ricco passato da mercanti e nobili nonostante il fondo fosse sabbioso e intriso d’acqua. Ancora oggi i palazzi censiti, quelli costruiti tra il 1500 e il 1700, sono oltre seimilasettecento sparsi in mezzo ad una rete di oltre 150 canali. Questo significa che la città è in realtà un puzzle di isole collegate da una infinità di ponti alcuni dei quali sono diventati celebri. Sono antichi, di legno e entrano nelle foto ricordo e nei selfie di tutti.
Un città d’arte e grandi musei
Al primo posto delle attrazioni culturali della città ci sono ovviamente i suoi grandi musei: il Rijksmuseum è considerato come uno dei migliori musei d’arte al mondo. E raccoglie le opere di pittori celeberrimi come Vermeer e Rembrandt ma anche una grande collezione di di ceramiche e giardini esterni pieni di sculture. Il Van Gogh Museum è il tempio dedicato al culto del grande pittore dei girasoli che continua ad affascinare il pubblico con i suoi colori intensi e il dolore che traspare dalle pennellate.
Il museo dedicato a Rembrandt, ospitato nell’ex casa di questo maestro, offre uno sguardo intimo sulla vita del pittore che forse più si identifica con la cultura dell’Olanda. Qualsiasi visita ad Amsterdam sarebbe poi incompleta senza un omaggio alla Casa di Anne Frank, la più celebre vittima dell’Olocausto che visse nascosta in una soffitta affacciata su uno dei tanti canali. Lasciando un diario che è una accusa perenne alla follia dell’uomo.
Oltre ai musei anche concerti e diamanti
I più importanti musei, compreso il museo del Diamante e il Museo di Arte Moderna Stedelijk si trovano intorno a Museumplein. E’ appunto la piazza dei musei dove si trova anche il Consolato degli Stati Uniti ma soprattutto la Concertgebouw, una delle migliori sale da concerto del mondo, spesso paragonata al Musikverein di Vienna o al Conservatorio di Mosca.
Concertgebouw non è solo un edificio di rara eleganza e bellezza, ma ospita anche una importante orchestra che si esibisce in una sala dall’acustica ineguagliabile. E se quindi amate la musica classica non perdetevi uno dei 900 concerti che qui vengono programmati ogni anno e che attirano circa 800mila persone. Di conseguenza organizzatevi per tempo.
Inoltre non di sola musica vive l’uomo. Ma anche di pietre preziose. Per questo prevedete una visita al vicino Museo dei diamanti che permette di sapere tutto sulla strana alchimia che ha reso degli atomi di carbonio il materiale più caro al mondo. Qui si incontrano anche i famosi tagliatori di gemme e si scopre come distinguere un vero brillante da un pezzo di vetro ammirando pietre davvero uniche.
E poi canali e coffeshop
Ma nella lista delle cose da vedere ad Amsterdam non possono mancare altre due inusuali attrazioni: canali e coffeeshop. Il tour dei canali è una delle attrazioni più classiche e prevedibili ma non per questo da evitare. Anzi.
I canali di Amsterdam, tutelati anche dall’UNESCO, erano nel XVII secolo essenziali per il trasporto e la difesa mentre oggi sono più che altro uno dei simboli della città fornendo però un modo diverso, pittoresco, di vedere il centro storico da un punto di vista differente.
I turisti che vogliano fare il tour nei canali sappiano che hanno due opzioni principali: la prima sono le classiche barche con il tetto di vetro, che possono ospitare centinaia di turisti e viaggiano lungo itinerari prestabiliti. Oppure tour più intimi e personali organizzati da qualche gruppo che usa ancora le tradizionali barche che un tempo servivano per trasportare verdura e bestiame ai mercati.
Con queste barche più piccole, hanno di solito solo 10 posti, si possono navigare i canali più piccoli e passare sotto ai ponti più bassi. E non dimenticate che i canali sono molto affascinanti anche d’inverno quando invece di navigarli si possono usare come una pista di pattinaggio.
I coffeeshop e le vetrine a luci rosse
Un’altra delle voci che rientrano nella guida di Amsterdam è quella dei coffeeshop. E ovviamente parliamo dei posti dove si fuma hashish e marijuana. Si, perché “coffeeshop” significa un luogo in cui le sostanze sono vendute e fumate apertamente, mentre “café” si riferisce a un posto dove si vendono caffè, tè e torte. Insomma, i nostri normali bar.
La tradizione vuole che i coffeeshop vendano quantità controllate di marijuana e fumo ai clienti di età superiore ai 18 anni e non possano vendere alcool ma di recente c’è stato un grosso dibattito circa il fatto di dare un giro di vite. Per un po’ si è pensato di proibire l’accesso ai turisti ma questa proposta è, per ora, caduta. Sappiate comunque che il numero di coffeeshop è calato e che per quanto l’Olanda sia sempre un paese molto tollerante le cose stanno un po’ cambiando.
Tuttavia una visita ad uno di questi locali può essere interessante anche per chi non consuma sostanze. Ne esistono di molti tipi da quelli più eleganti e rilassanti a quelli più psichedelici.
Le luci rosse della città
Si dice Amsterdam e si pensa al famoso quartiere a luci rosse che occupa una larga fetta del centro con le sue vetrina ammiccanti. Non aspettatevi però qualcosa di strano, o di particolarmente torbido, ma passeggiate guardandovi intorno come fanno molti turisti evitando solo i molti pusher (illegali) che vi verranno vicino.
Tutto questo è comprensibile solo ricordando che le prostitute del quartiere fanno parte di un’industria legale e regolamentata che include controlli sanitari obbligatori e tasse. Questo non vuole dire certo che sia una prassi encomiabile. Ma qui funziona così. Una passeggiata nella zona è interessante perché l’architettura del quartiere è molto bella e mescola palazzi nuovi ad altri che arrivano dal Medioevo. Le aree da esplorare qui intorno includono Waterlooplein, Zeedijk e Nieuwmarkt.
Waterlooplein è la piazza dove si trova il municipio e il teatro Muziek. La piazza fu creata nel 1880 coprendo due canali: lo spazio che ne nacque venne assegnato ai commercianti ebrei che vendevano le proprie merci sui marciapiedi. Anche piazza Nieuwmarkt un tempo ospitava una fiorente comunità ebraica, principalmente ebrei del Portogallo fuggiti dalle persecuzioni durante l’Inquisizione.
La diversità culturale di questa zona si nota arrivando nella strada Zeedijk, dove si trova la locale Chinatown. La strada corre dalla cappella di Saint Olof a De Waag, ed è fiancheggiata da una ricca e piacevole offerta di bar e ristoranti. Ricordate che nel quartiere a luci rosse non si devono fare foto.
Una boccata d’aria ad Amsterdam: il Voldelpark
Trasgressione e arte, musica e pietre preziose. Dopo tanto vagare diventa normale avere voglia di un po’ di relax. E il posto giusto è il Voldelpark, un’area verde molto amata anche dalla gente del posto e che vede passare milioni di persone ogni anno attirati dalla possibilità di passare un po’ di tempo nella natura.
Infatti anche se il parco ospita alcune attrazioni, tra cui un Museo del cinema, un teatro all’aperto, un parco giochi e numerosi snack bar e caffè, il fascino è proprio nell’atmosfera tranquilla che regala e a cui gli Amsterdammer non sanno rinunciare. Qui si viene per correre e per pedalare – quindi fate attenzione alle bici lanciate – ma anche per fare giocare i bambini o fare un picnic. A volte ci sono anche spettacoli gratuiti e concerti ma non stupitevi se nell’aria aleggia un vago sentore di marijuana. Sarebbe proibito ma in pochi rinunciano a fumare sotto gli alberi.
Se siete amanti della natura poi, nel periodo della fioritura dei tulipani, che va grossomodo da metà marzo a metà maggio, potrete fare una gita al Keukenhof, che sorge non lontano da Amsterdam, ed è il parco di fiori più noto e più grande del mondo. Qui ogni anno fioriscono sette milioni di tulipani: ed è probabilmente la tavolozza di colori più incredibile che potrete mai vedere e una delle più sorprendenti scoperte tra le cose da vedere ad Amsterdam.
Le cose da vedere ad Amsterdam: il beghinaggio
Invece molto meno eccesssivo, ma non per questo meno interessante è il beghinaggio della città, uno spazio antico e tranquillo che spesso i turisti trascurano e che invece merita la scoperta. Il beghinaggio, che ricorda quelli che si trovano ad esempio a Bruges o Anversa, in Belgio, è uno splendido vecchio angolo della città da godere passeggiando, esplorando i vicoli e le stradine tra le antiche case.
Molte abitazioni sono occupate ma voi non siate timidi: guardatevi intorno e sorridete. Nessuno vi rimprovererà. Sarai premiato con scorci di prati verdi e ben curati, angoli di cortili e dallo spettacolo di alcune delle più antiche case di Amsterdam, compresa l’unica casa in legno del XIV secolo. Originariamente, il beghinaggio, come gli altri dei Paesi Bassi, era occupato da un gruppo di pie donne cattoliche – le begijnen appunto- che vivevano in una particolare forma di comunità. L’ultimo membro di questa associazione religiosa è stata sepolta vicino alla piccola cappella del beghinaggio (ancora consacrata e aperta al culto) nel 1971.
E infine una crociera nel porto
Infine, dopo tanti canali arriviamo al mare: e scopriamo il porto che curiosamente si trova a quasi 20 km dal mare aperto un una baia non interessata dalle maree e collegata grazie ad un canale al mare del Nord.
E’ il quarto porto di Europa e il secondo dell’Olanda dopo Rotterdam ed è collegato tramite un altro canale anche al Reno permettendo trasporto di persone e cose fino al centro dell’Europa. Le installazioni portuali furono costruite nel 1872 in concomitanza con la costruzione del Canale del Mare del Nord, con l’obiettivo di ripristinare l’antica importanza della capitale e vale la pena di trascorrere un paio d’ore piacevoli facendo una piccola crociera intorno, soprattutto la sera, quando gli edifici e i ponti sono illuminati.
Se avete tempo entrate anche nel Scheepvaartmuseum, il museo Marittimo, un ex magazzino navale sull’Oosterdok che ospita un’impressionante collezione di modellini di navi, strumenti di navigazione e dipinti. Un’altra attrazione vicina è il Science Centre Nemo, un museo scientifico ospitato in un’incredibile architettura che si protende sulla zona del porto come lo scafo di una grande nave. Sembra che debba salpare mentre voi invece tornate sui vostri passi.
Il centro della città vi aspetta con una birra in uno dei suoi vecchi caffè sui canali. Sarete nel cuore di una capitale del 2000. Ma vi sentirete in un villaggio dell’epoca delle carrozze. Amsterdam lo sa. E vi accoglie con un sorriso.
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