Le isole Ionie sono la negazione di uno stereotipo. Si, perché quando si pensa ad isole della Grecia si pensa subito a case bianche su montagne brulle, a tetti blu sullo sfondo di un mare ancora più turchese. Invece la guida delle isole Ionie vi porterà per forza di cose verso scenari diversi da quelli delle Cicladi e del Dodecaneso, a scorci fatti di boschi e tetti rossi. Senza dimenticare che mentre nell’Egeo il Dna e la cultura risentono delle influenze dell’est qui si respira ancora un sentore di Occidente.

Dobbiamo essere ancora più chiari? La maggior parte della Grecia, e delle sue isole, è stato governato per secoli dall’Impero Ottomano mentre le Ionie sono state parte integrante della Repubblica Marinara di Venezia per oltre 500 anni. E quindi sono una diverse. Spesso altrettanto belle, se non di più. Ma, nel fondo, un po’ diverse dallo stereotipo.

guida delle isole Ionie

Guida delle isole Ionie: sette perle disperse nel mare

Le isole Ionie sono sparse al largo della costa occidentale della Grecia, quindi non lontane dalla costa italiana, lungo una sorta di rosario di terra nel mare. Partendo da nord per prima si incontra Corfù a nord mentre quella più a sud è Kythira a sud (in realtà ora appartiene al Peloponneso e per complicare le cose la si può sentire chiamare anche Cerigo o Citera). Le altre cinque grandi isole – portando il numero totale a sette (e infatti il nome tradizionale dell’arcipelago è appunto Eptaneso, ovvero sette isole) , sono Paxos, Lefkada, Cefalonia, Itaca e Zante. A questi si aggiungono alcune piccole gemme tra cui Antipaxos, Meganissi, Kastos e Kalamos. E una serie di scogli.

Diverse dalle Cicladi. Ma cosa rende speciali queste isole? E quali sono i capitoli che non ti aspetti nella guida delle isole Ionie? Semplice; queste destinazioni turistiche, sempre più amate, vantano un mix affascinante di splendide spiagge, acque turchesi, sentieri escursionistici nel verde. Ma anche villaggi dai ritmi lenti e paesi diventati di colpo mete turistiche, buon cibo e natura ancora amichevole. E vedere le tartarughe nuotare a poca distanza da riva qui è ancora possibile.

Alcune, come Corfù, sono destinazioni popolari ormai da decenni e sono amate anche dai croceristi. Altre come Meganissi, o Antipaxos sembrano ancora in attesa di essere svegliate dal loro sonno da chi, come noi, arriva sognando mare e sole e profumo di spezie.

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 Ionie,  belle spiagge e tanta storia

La nostra guida delle isole Ionie però deve ricordare che queste destinazioni non sono amate solo per la bellezza del mare. E’ vero che le loro coste frastagliate, le alte montagne e le profonde acque blu sono frutto dell’attività sismica che le strappò alla terraferma milioni di anni fa. Ma nel frattempo sono state abitate e rese speciali dall’uomo. Abitate dai Greci fino dal 1200 a.C. vissero la storia di quel popolo e pare che sia stato un conflitto tra Kerkyra e la città madre di Corinto nel 434 a.C., a scatenare la guerra del Peloponneso.

 

Itaca poi divenne il luogo mitico di Ulisse nell’Odissea anche se non ci sono certezze archeologiche che ne rendano possibile il riconoscimento. Ci furono poi secoli di occupazione macedone e quindi romana e bizantina fino a quando nel 1357 Cefalonia, Zante, Lefkada e Itaca diventarono un ducato sotto i duchi francesi e italiani. Dal 1204, la Repubblica di Venezia prese il controllo di Corfù e lentamente tutte le isole Ionie caddero sotto il dominio veneziano. Le isole divennero così l’unica parte del mondo di lingua greca a sfuggire al dominio ottomano, che diede loro sia un’unità che un’importanza nella storia greca che altrimenti non avrebbero avuto.

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Corfù è l’unica isola della Grecia mai conquistata dai turchi in molti parlavano italiano (o veneziano). Nel 18° secolo, un movimento di indipendenza nazionale greco cominciò ad emergere, e le isole ioniche divennero la base per gli intellettuali greci esiliati, combattenti per la libertà e simpatizzanti stranieri anche se per avere finalmente l’indipendenza, e tornare con Atene,  si dovette passare per un periodo in cui nacquero gli “Stati Uniti delle Isole Ionie” sotto la protezione britannica. E fu allora che da queste parti si diffuse il tè del pomeriggio e il gioco del cricket.

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Citera, l’isola  più a sud

Citera o Kythira fa parte delle Ionie anche se si trova vicino all’estremità meridionale della penisola del Peloponneso. Durante la lunga storia dell’isola, la sua strategica posizione marittima ha attratto commercianti e conquistatori da tutto il mondo, dando vita a una cultura più varia delle altre isole ioniche anche se un lungo periodo di occupazione veneziana nel Medioevo ha lasciato evidenti tracce nell’architettura, soprattutto a Chora, la capitale.

Su una collina sopra Chora, c’è un castello con una vista mozzafiato sul Mar Egeo mentre le località di Kapsali, Agia Pelagia, Avlemonas e Diakofti sono oggi i villaggi che attirano più turisti. Tuttavia l’isola resta abbastanza tranquilla e chi arriva ha la possibilità di alternare giornate al sole in spiaggia a esplorazioni nella natura arrivando a visitare piccoli monasteri e persino villaggi fantasma, come la città abbandonata di Paleochora. Alcune delle più belle spiagge di Kythira sono accessibili con strade sterrate e questo evita la folla mentre non sono da perdere alcune chicche come la zona di Mylopotamos con i suoi mulini e gli stagni.

La piccola Paxos e la sorellina minore

La nostra guida delle isole Ionie ci porta a Paxos, una delle più piccole tra le isole, lunga solo 13 km, ma molto amata da coloro che viaggiano in barca. Si trova vicino a Corfù e ha anche una sorellina minore che tuttavia spesso le contende il ruolo di primadonna grazie alle sue spiagge. Paxos, comunque ha uno stile raffinato e spesso viene considerata una destinazione esclusiva con resort di lusso e boutique hotel. L’isola è minuscola e ha solo piccoli villaggi, affacciati sul mare, dove d’estate gli yacht si mescolano alle barche dei pescatori.

Questi villaggi offrono la giusta scelta di taverne e alloggi mentre dal più grande dei tre, Gaios, partono le barchette che conducono all’isola di Antipaxos, il posto giusto dove fare il bagno lontano dalla folla. Ma ci sono spiagge bellissime da godere anche a Paxos, e la costa sud offre una quarantina di grotte per coloro che amano esplorare. Anche l’antica fortezza veneziana di Agios Nikolaos merita una visita.

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 Lefkada:  l’isola che non è un’isola

Circondato da due dozzine di isolotti, Lefkada è un’isola per modo di dire: visto che è ora collegata alla terraferma della Grecia con un ponte. Anche questo la rende facilmente accessibile e grazie alla presenza di spiagge splendide è diventata una destinazione molto popolare per le vacanze. La costa ovest dell’isola ha le migliori spiagge, mentre il sud, ventoso,  è il luogo preferito per il surf e il kitesurf. Le spiagge di Porto Katsiki, Kathisma e Egremni, sono tra i luoghi più fotografati della Grecia ma oltre alla sabbia ci sono anche piacevoli villaggi sul mare, come Sivota, Agios Nikitas e Vassiliki mentre la città più grande ospita resti del passato quali la fortezza Agia Mavra del XII secolo e la biblioteca Charamogleious Eidiki Lefkadiaki. Il Museo Archeologico raccoglie una importante collezione di reperti risalenti al Paleolitico fino al IV secolo d.C.

Una guida delle isole Ionie non può che soffermarsi su Itaca, il mitico regno dell’eroe omerico Ulisse che oggi, tuttavia, attira tanta gente più che per il mito per la sua bellezza naturale, le spiagge e le colline verdeggianti dove spiccano paesi adorabili. Ci sono ovviamente anche luoghi citati nella leggenda, come la Fonte Aretusa o la Grotta delle Ninfe, ma quello che attira per davvero i turisti i villaggi di Kioni e Vathy o le spiagge di Filiatro, Sarakiniko e Agios Ioannis.

Il capoluogo Vathi ospita la maggior parte delle attrazioni culturali, tra cui il Museo del Folclore e Marittimo, il Museo Archeologico e la cattedrale di Panaghia, che ospita un’immagine della Crocifissione attribuita al pittore El Greco. Sempre da Vathy parte una barca che conduce alla isolata e bellissima spiaggia di Gidaki ma intorno ci sono anche bei sentieri che portano a calette  e tracce del passato tra le colline.

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Cefalonia, la più grande delle sette

Arriviamo infine a Cefalonia, la più grande delle isole Ionie che per fortuna però non è stata stravolta dal turismo: e proprio grazie alle dimensioni chi arriva trova il proprio spazio e l’isola mantiene uno stile tranquillo e rilassato anche in alta stagione. Fiscardo, Myrtos, Antisamos, Assos e Skala sono tra i luoghi più belli da visitare sull’isola ma anche il capoluogo  colpisce come un anfiteatro affacciato sulla baia e circondato da boschi. Ci sono poi luoghi speciali come il lago Melissani dove si visitano antichi luoghi di culto dedicati al dio Pan. Tra le spiagge più belle c’è Myrtos, considerata una delle più affascinanti del Mediterraneo ma altri litorali da non perdere sono Antisamos, Lourdas, Skala, Xi e Makris Gialos.

La guida delle isola Ionie ci porta ora a Zante, la più vicina a Cefalonia, e la terza per estensione. Conosciuta anche come Zacinto, l’isola offre un panorama vario, con una costa che muta di continuo, con le aspre scogliere sulla costa occidentale, le grotte a nord fino alle riparate spiagge sabbiose a sud e ad est. Le spiagge lungo la penisola di Vassilikos meridionale sono alcune delle destinazioni più popolari dell’isola ma la spiaggia più celebre – una delle più famose non solo della Grecia ma del mondo -è Navagio (ovvero la spiaggia del relitto), accessibile solo in barca.

Da non perdere poi anche Gerakas, Kalamaki, Porto Zoro, Banana. Mentre il capoluogo offre ospitalità, divertimento oltre ad alcuni interessanti musei e un castello veneziano in cima alla collina. Per entrare nel cuore e nello spirito di Zante non perdetevi una gita tra i bei villaggi di montagna che spuntano nel verde così come accade con i vecchi monasteri.

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La primadonna: ecco Corfù

Chiudiamo la nostra guida delle isole Ionie con Corfù, la più settentrionale e la più popolare. Tanto che qui il turismo ha origini che risalgono ad oltre un secolo fa. Legata in maniera evidente alla mitologia classica (anche qui Ulisse si fermò nel suo peregrinare) l’isola è famosa per la bellezza delle sue spiagge ma anche per il ricco patrimonio culturale e di bellezze storiche. Il capoluogo incanta i visitatori per lo stile che risente evidentemente del lascito veneziano ma poi ci sono tante belle spiagge come Paleokastritsa, Agios Gordis, Nissaki. E per chi cerca divertimento a tutti i costi c’è il villaggio di Kavos.

Insomma, Corfù è il posto giusto per tutti, per famiglie, innamorati del mare e gruppi di amici scatenati. Ognuno troverà quello che cerca. E se amata le celebrazioni popolari non perdetevi una visita nel periodo della Pasqua. D’altra parte se persino la principessa Sissi veniva qui quando voleva bellezza e pace un motivo, evidentemente, ci sarà.