La regione di Castiglia e Leon è la magica terra dei castelli della Spagna, un luogo speciale che ha dato la luce al leggendario eroe El Cid e a Santa Teresa d’Avila ma che ha visto nascere anche la lingua che noi chiamiamo spagnolo (che poi è, appunto, il castigliano). Un luogo in cui la storia, il mito e la leggenda si sono così fusi nel corso dei secoli che a volte è difficile separarli. E cancellare ciò che è stato dalle fiabe.
Non a caso la gente di qui dice che anche Walt Disney ha usato la leggendaria fortezza moresca di Segovia come ispirazione per i suoi famosi castelli (e qui scatta la polemica con quello tedesco di Neuschwanstein. Ma è un’altra storia) e che questa è la regione della Spagna con il maggior numero di manieri.
La regione di Castiglia e Leon: borghi medievali e chiese gotiche
La regione di Castiglia e Leon è poi costellata di incantevoli borghi medievali con impressionanti cattedrali gotiche e qui si incontrano città che hanno l’aspetto di musei a cielo aperto. Luoghi come Segovia e Salamanca sono nomi abbastanza celebri per fare capire l’importanza storica e artistica della regione che infatti attira molti turisti che vengono per ammirare anche destinazioni come Burgos e Avila senza dimenticare che anche il famoso cammino di Santiago attraversa questa fetta di Spagna dirigendosi verso la capitale galiziana di Santiago de Compostela.
La regione di Castiglia e Leon: grande e poco abitata
Questa regione spagnola è la più grande del paese e ha una estensione che da sola supera di poco quella del Portogallo o dell’Ungheria. Non solo: è anche una delle più grandi dell’intera Unione Europea anche se come la conosciamo oggi è abbastanza recente visto che è stata istituita solo nel nel 1983 dall’unione di Castilla la Vieja (ovvero la Vecchia Castiglia) con León. La maggior parte del territorio è modellato dalla Meseta Central, un vasto altopiano che ha una altitudine media di 600 metri ed è attraversato dal Douro, il terzo fiume più lungo della penisola iberica. Terreno alto, scarsamente irrigato e secco: il risultato è che pur con la sua storia infinita questa risulta essere una delle regioni spagnole meno popolate e che il 40% dei suoi abitanti si trovino nelle città.
Poca gente ma tanta natura: la regione di Castiglia e Leon è infatti un habitat ancora popolato da molte specie animali e qui alzando gli occhi al cielo, in particolare nella zona del parco nazionale di Gredos, si possono ammirare le planate di aquile e grifoni mentre a terra, anche se raro vederli, si muovono orsi, lupi, stambecchi e persino le linci.
La regione di Castiglia e Leon: i Mori e El Cid
L’antico regno di Castiglia fu prima unito al vicino regno di Leon nella prima parte dell’XI secolo. Prende il nome dai numerosi castelli costruiti dai cristiani come difesa contro gli invasori mori e questa fu una terra che fu per secoli al centro della lotta tra i Mori e gli spagnoli di allora in cerca di una ritrovata libertà. Il campione più famoso della riconquista cristiana fu “El Cid Campeador” che nacque a Bivar, vicino alla città di Burgos.
La sua vita è un groviglio di storia (poca) e leggende (molte): le sue gesta raccontate in un libro considerato tra i primi della letteratura iberica. Comunque tra le altre imprese gli si dovrebbe la liberazione di Valencia mentre una sola cosa, almeno, è certa: è sepolto nella magnifica cattedrale di Burgos.
Questa regione ora non ha un solo capoluogo e le proprie istituzioni sono sparse nelle diverse città. Valladolid, in realtà, è la realtà più importante, anche dal punto di vista economico ma anche altri luoghi si fregiano di avere il proprio incarico politico-amministrativo: Burgos, per esempio, è il centro giudiziario ma anche Palencia ha una importante corte. Ma per i turisti le attrazioni sono ovviamente altre. E sono tante.
La regione di Castiglia e Leon: le tracce d’oro dei romani
Vicino alla città di León, per esempio, è possibile visitare il sito di una delle più grandi miniere d’oro dell’impero romano: Las Medulas, dove i romani hanno ideato tecniche per l’epoca fantascientifiche raccontate da Plinio e che ancora oggi giustificano che questo sia un sito Unesco.
Ma non c’è solo questo di romano nella regione di Castiglia e Leon: il magnifico acquedotto che attraversa Segovia è una delle più grandi meraviglie architettoniche della zona.
È uno degli acquedotti meglio conservati al mondo – costruito da 20.400 pietre che hanno resistito per più di 2000 anni senza l’aiuto di malta. L’altra grande attrazione turistica di Segovia è il suo favoloso palazzo: l’Alcazar, una fortezza moresca che ha incorporato elementi di epoche diverse e le cui mura, ciclopiche si sono allungate sino a proteggere l’intera città nel Medioevo. Da non perdere anche la cattedrale, conosciuta come la “Signora delle cattedrali” è uno degli ultimi edifici gotici costruiti in Spagna nel punto più alto della città.
La regione di Castiglia e Leon: Salamanca, la città d’oro
La splendida “città d’oro di Salamanca” (così chiamata per l’arenaria giallo-rossa utilizzata nella costruzione di molti dei suoi edifici) ospita la più antica università spagnola fondata nel 1218 dal re Alfonso IX e da allora è una delle capitali culturali del paese (la capitale attuale, Madrid, è a circa 210 km). Ora è una città monumentale ma anche piena di vita grazie ai tanti studenti che ricordano che qui è stata scritta la prima grammatica della lingua spagnola.
Ma soprattutto è una città da vedere: partite da plaza Mayor e poi spostatevi tra le due cattedrali facendo sosta nei tanti locali dove assaggiare tapas e il classico jamon che qui da il suo meglio. Quindi al tramonto andare sul ponte romano e guardate: la città, tra la pietra dorata e le luci, sembrerà brillare.
Viaggio nella regione di Castiglia e Leon: ed ecco Avila
Proseguendo il viaggio nella regione di Castiglia e Leon si arriva per forza alla città fortificata medievale di Avila, città natale di Santa Teresa, è una delle maggiori attrazioni turistiche dell’intera regione e di questa parte della Spagna. È ancora circondato da mura dell’XI secolo punteggiate da nove porte e decine di torri di avvistamento che proteggevano un luogo di pellegrinaggio e di contrasti. Nei chiostri, nella Basilica di San Vincenzo e nella cattedrale, si respira il silenzio e il raccoglimento mentre nei caffè intorno a plaza de Santa Teresa si ride e si beve. Anche perché Avila, con i suoi 1130 metri di altezza, d’estate è un rifugio al caldo del sud e di Madrid.
Avila profuma di storia: ma si tratta di una storia recente se si paragona con quello che si trova nel sito archeologico di Atapuerca, a 15 chilometri a est di Burgos, dove sono stati scoperti i resti dei primi abitanti d’Europa. E parliamo di nostri antenati di oltre 500mila anni fa.
La regione di Castiglia e Leon: medioevo e modernità
Concludiamo il viaggio arrivando a Leon, capitale della provincia omonima fondata dai Romani, nel 68 d.C. e per i pellegrini antichi una città piena di felicità. Lo era allora e lo è ancora oggi: intorno spiccano boschi e frutteti e la città stessa mescola il sapore medievale e il moderno in uno straordinario patrimonio storico e artistico. Le strade tra Plaza Mayor e la Plaza del Mercado hanno ancora edifici antichi ma intorno è pieno di locali e pub. La vita qui pulsa allegra. E il bello della regione della Castilla e Leon è che ovunque così.
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